LO ZENZERO È UNA SPEZIA MOLTO UTILIZZATA IN CUCINA MA È ANCHE UNA PIANTA MEDICINALE MILLENARIA.
SOPRATTUTTO ALLO STATO SECCO È UN ANTINAUSEA E UN ANTIEMETICO MOLTO EFFICACE PER LE DONNE IN GRAVIDANZA
Lo zenzero è usato da millenni sia come spezia sia come pianta medicinale. Confucio la citò nei suoi Dialoghi e il greco Dioscoride ne cantò le virtù nella sua Materia Medica, il libro di medicina tanto caro ai romani e ai monaci medioevali. Anche in testi sacri come il Corano, il Talmud e la Bibbia, lo zenzero è menzionato. Tuttavia è la Medicina Cinese che gli rende il giusto merito tanto da inserirlo in veste di “armonizzatore” in quasi tutte le formule fitoterapiche cinesi. La parte utilizzata è il rizoma da cui trae origine lo stesso nome della pianta che in sanscrito significa “radice di corno”. Nella sua composizione fitochimica sono stati individuati un olio essenziale e un’oleoresina contenente dei composti fenolici chiamati gingeroli. I gingeroli sono molecole pungenti e leggermente piccanti che si trasformano in shogaoli e zingerone durante l’essiccamento. Lo zenzero è tradizionalmente usato sia allo stato fresco sia secco per alleviare disordini gastrointestinali come dispepsia, inappetenza, flatulenza, coliche ma anche come diaforetico nel trattamento del comune raffreddore e influenza. Recentemente la ricerca scientifica ne ha messo in luce le proprietà terapeutiche sulla base dei dati ottenuti da studi randomizzati e meta analisi. Questi risultati indicano che lo zenzero è sicuramente utile nel trattamento della nausea e del vomito associati a gravidanza grazie ad un’azione modulatoria esercitata dagli shogaoli sul recettore serotoninergico 5-HT3. Nonostante la Commissione E tedesca ne avesse controindicato l’uso in gravidanza, recentemente è stato dimostrato che è sicuro anche a dosi superiori a 2 g/die di radice secca. Qualche evidenza di utilizzo, anche se meno consistente, lo vedrebbero efficace anche nella chinetosi, nella nausea post-operatoria e in chemioterapia. Lo zenzero è descritto nel sistema tradizionale Ayurvedico (indiano) e Tibb (arabo) anche come antinfiammatorio utile contro i reumatismi e artrosi. In effetti, è un inibitore doppio del metabolismo dell’acido arachidonico, blocca cioè sia la COX-1 e -2 sia la lipossigenasi in vitro. Tuttavia l’efficacia clinica riguardo queste azioni farmacologiche non è stata ancora confermata e attende ulteriori conferme. La controindicazione riguardo all’uso concomitante di anticoagulanti orali non sussiste per le dosi terapeutiche di Z. suggerite. Precauzione invece è chiamata per chi soffre di calcoli biliari, ulcere gastriche o reflusso. In farmacia è disponibile un estratto secco titolato al 5% in gingeroli.